Quanto sappiamo ascoltare?

“La conoscenza parla, ma la saggezza ascolta”, qualcuno dice.

Eppure, per lungo tempo, ed ancora oggi, in alcuni contesti, si privilegia un modo di comunicare fatto di lunghi discorsi, ci si focalizza su come comunicare una propria conoscenza all’altro, dimenticando l’arte di saper ascoltare. Una persona generalmente merita la stima degli altri se è un grande oratore e se, a casa e sul lavoro, intrattiene le persone, dispensa il suo sapere.

E’ ammirato, e spesso a ragione, chi ha la grande abilità di saper parlare agli altri e quindi ha le doti del “gran comunicatore”. E’ degno di stima chi sa trasmettere in modo efficace la sua conoscenza del mondo.

Quanto valore diamo, invece, a chi sa ascoltare?

Molto spesso ci sembra quasi una banalità, saper ascoltare. Ci sembra un’azione passiva ed invece dobbiamo ricordarci, in primo luogo, che non esiste comunicazione senza ascolto.

“A che ti giova insegnare agli altri, se intanto tu per primo non ascolti te stesso?” Scriveva Petrarca molti secoli fa, cogliendo un aspetto fondamentale: impariamo prima di tutto ad ascoltare noi stessi se vogliamo dare valore all’altro attraverso una comunicazione basata sull’ascolto.

Saremo davvero padroni della nostra esistenza, nel rapporto con gli altri e con noi stessi, se in primo luogo impariamo ad ascoltarci.

Ascoltare noi stessi, sintonizzarci sui nostri desideri, bisogni, paure è il primo passo da compiere se vogliamo imparare ad ascoltare l’altro ed il mondo che porta con sé.

In un colloquio di Counseling, nell’approccio con il cliente, si parte proprio da questo: l’ascolto. Una parola apparentemente semplice, eppure molti faticano a ritrovarla nella vita di tutti i giorni, nella comunicazione con gli altri. Quando la trovano quasi si commuovono.

L’ascolto dell’altro apre un mondo: ci si sente accolti profondamente e si ha sensazione di essere visti per davvero. Un buon ascoltatore, colui che sa applicare un vero ascolto attivo, è una persona che a sua volta ha imparato ad ascoltare se stessa. Sa comunicare con gli altri perché ha imparato a comunicare anche dentro di sé.

D’altronde, come diceva Carl Rogers, “l’incapacità dell’uomo di comunicare è il risultato della sua incapacità di ascoltare davvero ciò che viene detto.” Non possiamo parlare se non sappiamo prima di tutto ascoltare. Non possiamo ascoltare davvero l’altro se non abbiamo imparato prima ad ascoltare noi stessi.

L’ascolto non è qualcosa di passivo, non è un’azione che subiamo, ma è un aspetto centrale ed attivo della comunicazione.

“Amare vuol dire soprattutto ascoltare in silenzio” ci ricorda Antoine De Saint-Exupéry e, forse, non c’è definizione migliore per definire l’arte di saper ascoltare.

Margherita Verlato counselor

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