Il nostro “bambino naturale”

L’analisi transazionale è un approccio che analizza il comportamento dell’individuo prendendo in considerazione tre sue modalità di comportamento ed azione: l’Adulto, il Genitore e il Bambino. Eric Berne, che ha ideato il concetto di analisi transazionale negli anni cinquanta, ci aiuta a comprendere come funzioniamo come esseri umani.

Ognuno di noi si muove nel mondo passando, il più delle volte in maniera inconsapevole, attraverso i suoi Stati dell’Io: L’ Adulto, il Genitore e il Bambino.

Come possiamo riconoscere i nostri diversi stati?

Pensate alla vostra vita: vi capita mai di comportarvi, pensare e sentire in modi che avete copiato tempo fa dai vostri genitori? Oppure vi siete trovati ad agire, pensare e sentire come quando eravate bambini? O, in altre situazioni, vi è mai capitato di essere esattamente concentrati sul presente, per cui i vostri pensieri e i vostri comportamenti riflettevano un atteggiamento maturo e coerente rispetto alla realtà presente che stavate vivendo?

Se riuscite ad individuare questi comportamenti, avete scoperto i vostri Stati dell’Io.

Il Counseling può utilizzare l’analisi transazionale per accompagnare il cliente in una scoperta più profonda di se stesso. In particolare il cliente può riscoprire quella parte di sé legata al suo bambino, quella che Berne chiama “Bambino Naturale”.

Il Bambino Naturale, una volta che si diventa adulti, può venire mortificato, schiacciato dalle incombenze della vita quotidiana e dalle relazioni con gli altri, dalle responsabilità di tutti i giorni. Questa parte bambina, legata più alla spontaneità, alla leggerezza e alla gioia del vivere, presente in ognuno di noi, finisce quindi per perdersi. Il Bambino Naturale però rivendica il suo diritto di esistere, di sentirsi libero di provare quella gioia che i bambini naturalmente posseggono.

In un percorso di counseling cerchiamo proprio di recuperare questa parte, identificandola, accettandola e concedendole il permesso di farsi spazio, di recuperare quella giocosità, quell’umorismo, quel diritto alla leggerezza che da adulti reputiamo inadeguato, fuori luogo. Alle volte è più semplice ascoltare il nostro Io genitoriale, che ci ricorda come, secondo lui, dobbiamo comportarci, anche se questo può farci sentire frustrati e incompresi.

Nel Bambino Naturale non c’è nessun “devo” e ha diritto anche lui di essere espresso, di vivere in armonia con il nostro Adulto e il nostro Genitore.

Ha diritto anche lui, a volte, di far sentire la sua voce.

MV

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